A volte per assaporare una città in tutti i suoi aspetti
non basta rimanere soltanto nei suoi confini, ma anche oltrepassarli. Non è sufficiente
restare solo in quella giungla di palazzi, ma anche entrarne in una vera
composta da varie specie di vegetazione. Con ciò voglio semplicemente dire che
avvolte anziché prendere il solito tram, autobus, macchina si potrebbe variare
e partire per un avventura, per esempio, con la bici passando per luoghi che
non sono la solita meta turistica. Come veri avventurieri andiamo a smascherare
posti che sono ignoti, scrutiamo il nostro quotidiano in prospettive
differenti, in fine sediamoci, nella caffetteria appena scoperta, Di Fronte Ad
Una Tazza Di Caffè e riesaminiamo la fantastica giornata.
VIAGGIO IN PROSPETTIVA
Un giorno in una città dove ho abitato per un po’ ed essermi così abituato al suo quotidiano ho preso la bici partendo dalla campagna pian piano avvicinandomi alla vicina capitale Bratislava. Innanzitutto, è meraviglioso scoprire che in Slovacchia le piste ciclabili sono organizzatissime, sono situate in modo da passare per luoghi spettacolari che solo la natura col suo vital respiro può creare e sono collegate in maniera tale da permettere di raggiungere qualsiasi città dello stato. La bellezza di viaggiare in modo differente dal solito veicolo a motore sta proprio nello scoprire tutte queste informazioni, curiosità, assaporare la bellezza delle creazioni progettate dall'uomo e quelle d'origine naturale, vedere tutto in una prospettiva del tutto nuova.
Uno dei fiumi più importanti, sia a livello di trasporto sia economico, energetico, che scorre a sud-ovest della Slovacchia è il Danubio. Con la sua ampiezza agli occhi appare immenso. Se lo si seguisse da punti specifici potrebbe ricordare un piccolo lago, sempre parlando di larghezza. Questo tragitto acquoso passa anche per Bratislava, dandole un tocco di pennello in più rendendola ancora più pittoresca di come è già. Della capitale possiamo dire che non è molto vasta, una piccola-media città, con un centro storico ed una parte moderna sempre più in espansione. Sicuramente è un luogo ricco di storia che si respira soltanto entrando nella parte vecchia. Ad ergersi su di essa, su di un colle, troviamo un castello che ne fa da simbolo e dal quale possiamo osservare gran parte della città. Subito sotto possiamo scorgere il Danubio ed alcuni monumenti storici come la Cattedrale di San Martino. Come è ormai consuetudine nella maggior parte dei paesi democratici e parlamentari anche in Slovacchia, soprattutto a Bratislava, la privatizzazione sta subendo un decisivo aumento materialmente osservabile con la costruzione di grandi palazzi, grattaceli e grossi centri commerciali come Eurovea, Aupark. Per quanto riguarda le pietanze tipiche Slovacche possiamo ricordare soprattutto le famose Bryndzove Halušky (potremmo definirli in termini italiani come gnocchi di formaggio di pecora e pancetta). Sono tipiche anche le pietanze a base di carne come le cotolette con contorno di insalata russa e la prelibata Sviečkova.
Per osservare il
progresso dell’umanità basta uscire o entrare dalla/in città. Saltando in sella
sulla bici e passando per la pista ciclabile e andando verso la capitale
Bratislava vedremo il confine dove dalla natura si passa gradualmente ad una
giungla di grattacieli. La mia piccola gita inizia percorrendo un tratto del
Danubio. Il sudore e la fatica di pedalare e ricompensata dalla vista
mozzafiato che il torrente ci dona. Ci si sente un tutt’uno con la natura, una
simbiosi tra la creazione dell’uomo circondata interamente da boschi. Man mano
che si raggiunge la città si passa gradualmente in quel mondo dominato per il
90 percento dalle invenzioni e architetture umane.
Nella città sono passato per la parte nuova, la cosiddetta "Nove Mesto" (tradotto Città Nuova) che è in continua espansione. In altre parole è costituita da un’esplosione di strutture colossali che per il poco spazio si stanno estendendo verso l’alto. Il tutto è collegato da ampie strade che ultimamente stanno venendo ampliate. Su di esse ronzano con i loro motori infinite schiere di veicoli, tra cui si può scegliere per raggiungere le proprie destinazioni gli autobus o soprattutto i Tram che sono tipici per questa città e consentono di velocizzare lo spostamento (passano ovviamente per tutta Bratislava). Le strutture hanno lo scopo primario di offrire casa ed alloggio per gli abitanti, ma anche di consentire spazi per la creazione di uffici per le imprese, aziende e così offrire posti di lavoro. Tra cui ricordiamo le multinazionali estere come Allianz, Billa, Lidl. Per quanto riguarda i piccoli negozietti si trovano sempre, ma la maggior parte è stata sostituita dai grandi supermercati e centri commerciali (quest’ultima affermazione riguarda anche la parte vecchia).
Andando verso il
centro storico il panorama cambia e dall’avanguardia moderna si passa al pittoresco
con sospiri di antico, ovviamente adattato alle esigenze odierne. La
prospettiva che ci appare nel cuore della città è magica nel suo piccolo. L'edilizia
dalle apparenze pulsa di storia. In esso troviamo oltre alle abitazioni diversi
ristoranti, caffetterie, bar, gelaterie, hotel e tant'altro insediati soprattutto nei vecchi
edifici ristrutturati. Di questo posto ricordiamo in primis " Hviezdoslavovo námestie ". Il nome a questa piazza è dovuto al famoso poeta
Slovacco " Pavol Országh-Hviezdoslav ", il quale ha scritto " Krvavé sonety " (I Sonetti di Sangue). In essa spicca " SND - Slovenské Národné Divadlo " (Il Teatro Nazionale Slovacco). Importanti da visitare sono anche " Maximiliánova fontána " (detta anche " Rolandova fontána" ), " Michalská Brána " (Il
Cancello Di Michal). Ad ergersi sul tutto ritroviamo costante " Bratislavsky Hrad " (Il castello sopracitato). Il centro storico è adiacente alla " Obchodná Ulica ",
la via commerciale dove diversi negozi offrono i loro prodotti. Ricordiamo per
essempio CCC, McDonald, H&M. Un altro monumento da visitare è " Kostol Svätej Alžbety " (la Chiesa Azzurra di Santa Elisabetta).
Il bello di viaggiare
con la bici è che si passa per posti che di solito non si esplorano. Dalla
prospettiva di un ciclista è spettacolare pedalare sopra al Danubio. Questo è
possibile in quanto Bratislava è collegata con l’altra parte della città
situata dalla sponda opposta del fiume da immensi ponti. Alcuni di questi sono
dotati di pista ciclabile dai quali riaffiora l’immensa bellezza della capitale
e del corso fluviale. Venero molto il ciclismo, perché permette di raggiungere posti più lontani, ignoti con meno fatica, gratuitamente e più velocemente rispetto che a piedi. Questo aspetto favorisce così la possibilità di scoprire costruzioni, aspetti al primo contatto misteriosi placando la fame vorece comportata dalla curiosità. Difatti al di là di uno dei ponti possiamo imbatterci da veri
esploratori in un parco vastissimo vicino L'aupark, chiamato " Sad Janka Kráľa ", ed ritrovarsi di fronte ad una scultura avvolta nel mistero, dal punto di vista di qualcuno che non l’ha mai
vista prima, per poi scoprire di cosa si tratta (L' immagine sopra).
In conclusione, Bratislava è una città assolutamente da visitare. Non sarà la capitale più conosciuta al mondo, però ha decisamente qualcosa da offrire. Dalla mia gita ho capito che guardare il mondo da diverse prospettive è l’unico modo per assaporare un luogo, consolidare quello che si sa già e arricchire il nostro repertorio culturale. In altre parole, non si smette mai di imparare. Difatti con il mio viaggetto in bici ho compreso che la natura è l’essenza stessa della vita, ci accudisce, ci offre riparo e ricarica dal turbolento mondo urbano. Perciò, bisogna rispettare i suoi spazzi e viverne in armonia, simbiosi, non lasciando che il " progresso " la inghiotta del tutto. Passando per mezzo della campagna verso la città mi sono accorto più che mai quanto la privatizzazione ed il settore edilizio si stanno espandendo a dismisura. Ho compreso quanto sia importante il patrimonio culturale sia dal punto di vista artistico sia storico da cui deriva l'importanza di preservare i monumenti, il centro storico. Questo per ricordandoci tutti i nostri progressi come umani e per non partire da zero, ma dalle conoscenze che gli avi del passato ci hanno lasciato. Ho imparato anche come le esperienze acquisite dall’esplorare il mondo da vari aspetti in prima persona incrementano la formzione della propria opinione, anziché assimilare informzioni da terze parti potenzialmente errate. In fine uno degli aspetti più importanti è sedersi in una caffetteria, Di Fronte Ad Una Tazza Di Caffè, assaporare, gustarsi il momento e i doni che il luogo, ove ci troviamo, ci offre.
Facebook: (2) Di Fronte Ad Una Tazza Di Caffè | Facebook
Commenti
Posta un commento