Passa ai contenuti principali

L'ARTE DELLA VITA... Caffè Lungo

Non dico di conoscere il segreto della vita, l'essenza stessa dell'universo, i veri valori morali, le risposte alle domandi esistenziali: chi siamo?? Qual è la vera religione?? C'è qualcosa dopo la morte?? E così via...

Non intendo diffondere un insegnamento, una catarsi. Nemmeno convincere, persuadere qualcuno di qualcosa. Tanto meno imporre le mie idee, convinzioni, pensieri...

Come tutti sono un’anima vagante di questo mondo che ricerca la felicità, l'equilibrio, stabilità, il suo piccolo spazio di pace. Un contenitore fatto di carne ed ossa colmo di sogni, obbiettivi, speranze. Un corpo contemporaneamente concreto ed astrale dotato di virtù, vizi, emozioni, ragione, consapevolezza, capacità, volontà. Un essere in grado di percepire tristezza, gioia, melanconia, alti e bassi. Un’esistenza che se cade si rialza, se sbaglia comprende, impara, se ha paura affronta, se non ce la fa più riesce a fare ancora molto, se... Semplicemente sono e siamo persone, un mondo che ne contiene infiniti altri, il buio e la luce, Polvere di cristallo componente il vaso del universo, esseri sul filo della vita e della morte, del passato e del futuro...

Con tutto ciò, con questa introduzione voglio solo esporre che parlerò dell'arte del vivere, delle arti e il benessere che portano al nostro quotidiano, ma tutto questo dal mio punto di vista, da uno sfogo della mia anima che ha lo scopo di comprendere la vita, aprire una discussione sul tema vita e anche di ispirarvi se vi interesseranno le mie parole. Non è la mia missione in questo blog, però, convincervi che le mie frasi siano l'unica ed ammissibile realtà, verità effettuale, ma sono solo un possibile spunto da aggiungere al proprio elenco di convinzioni per chi vi è interessato o solo qualche pensiero per pensare un po’  DI FRONTE AD UN CAFFÈ LA MATTINA.

L'ARTE COME L'ARTE


La vita è armonia, l'armonia è arte e l'arte è vita. Questa frase ha un fondo di verità. L'esistenza è fatta di emozioni, sentimenti che siano disconnessi, tristi, rabbiosi, pesanti, cupi, caricati di furore, odio oppure gioiosi, felici, luminosi, energici, leggeri, vispi. Tutti questi derivano da un'esperienza vissuta e dal modo in cui questa è stata percepita in conseguenza alla nostra personalità. Avvolte non siamo in grado però di esternare la nostra anima, il nostro vissuto, solo a parole e perciò ci avvaliamo di altri modi, tra cui il più efficace è l'arte. Un altro significato che compone questa parola infatti è esternazione, per giunta anche del fatto che delle cose sono nascoste, ermeticamente chiuse, impossibili da esprimere. 

In poche parole, potremmo azzardare a definire lo schema di funzionamento dell'arte come percepimento di una sensazione ed infine la sua esternazione tramite diversi mezzi. Quando mi riferisco a questo termine non intendo soltanto la pittura, il disegno, i quadri, ma anche la musica, la cucina, la scrittura, la poesia e non soltanto. La vita, il mondo, sono la nostra tela, il nostro strumento musicale, il nostro piatto da servire, il nostro foglio. La semplice disposizione di un oggetto in una certa maniera, il differente uso di esso dalla sua concezione quotidiana, l'abbinamento dei vestiti, Il saper sfruttare una situazione, un oggetto qualsiasi, renderlo/a diverso/a e tanto altro sono arte. Tutto dipende dal mondo interiore della persona, dal suo modo di vedere ed adattare il circondario a quello suo. 

Per spiegare meglio ciò che voglio proporre è necessario comprendere la parola normale. Per me significa che precisi comportamenti delle persone, la definizione, la funzione degli oggetti sono decisi, determinati da una comunità, da un grande gruppo di persone che si sono accordati su un sistema generale di comprensione del mondo. L’artista, perciò, è colui che di solito pensa fuori dagli schemi, va oltre a ciò che è già predisposto, lo interiorizza e lo espone con la sua originalità, come l'ha inteso lui, adoperando i mezzi a sua disposizione. In base a questa distinzione della gente osserviamo generalmente 2 possibilità. Una ci mostra il genio dell'artista, l'accettazione del suo "trend", il suo lavoro visto come un capolavoro. Viceversa, i suoi comportamenti, la sua visione, il suo creato potrebbero venire criticati, aboliti, non accettati dalla società. Il tutto dipende soprattutto, però, dall'epoca in cui si vive. Ricordiamo grandi esponenti come Vincent Van Gogh, Umberto Saba che per lungo tempo erano incompresi. Con ciò voglio affermare che siamo schiavi, condizionati dalla consapevolezza, dell'attitudine, del normale, quotidiano portato dal periodo stesso in cui viviamo. In altre parole, il metro di valutazione cambia a seconda del passare del tempo e del pensiero della gente. Non vuol dire quindi che se qualcosa non è apprezzata oggi, domani non lo sarà o viceversa. Un pizzico di ribellione non guasta mai.

La bellezza dell'arte sta nella sua versatilità, duttilità. Non c'è una misura chiave, giusta che può stabilire la supremazia di uno stile su di un altro. Quello che nell'arte viene dai giudici esaminato e votato è la tecnica utilizzata che migliora l'espressione della composizione artistica, musicale... Altri giudizi riguardano poi l'effetto prodotto dall'opera che sia essa di qualunque tipo. Ogni epoca per esempio dall'impressionismo, all’espressionismo, al cubismo e qualsiasi altra si voglia è definita così in base agli elementi che la accomunano, che predominano. Perciò un altro principio di valutazione è lo stesso stile artistico, ovvero vengono osservati nel capolavoro i fattori accomunanti ad esso per determinarlo. Le persone predisposte per l'arte culinaria, musicale e di altri sontuosi campi devono anche loro studiare la storia dei vari generi per comprendere meglio, paragonare o scoprire di che tipo è la propria espressione e il lavoro degli altri. Così si diventa artisti professionali, in altre parole di professione. La conoscenza viene dal passato che è il nostro punto d'appoggio. Da qui la famosa frase "si impara dai propri errori". In base a questo fatto che sappiamo descrivere il mondo, ci comportiamo in determinati modi, percepiamo la realtà. Sembrerebbe come se stessi dicendo che il cambiamento sia solo una variazione del passato, che quegli elementi si distribuissero e mescolassero casualmente. Quello che intendo è che per esempio in un dipinto possono fondersi elementi di impressionismo, cubismo, classicismo, così per la musica e così in tutti i campi. Mi correggo, però, dicendo che come detto prima il passato è solo un punto di riferimento per creare qualcosa di nuovo, ispirandosi ad esso oppure rinnegandolo completamente. La versatilità dell'arte sta proprio nell'adattarsi alla situazione o cambiarla completamente, nel semplice fatto di poterla adattare al proprio io, non ha schemi preconfigurati, ma soltanto ispirazioni. Almeno è così che la definirei. 

L'arte è ovunque basta solo sentirla, assaporarla, ascoltare quella voce dentro a sé, provare ad esprimerla e il gioco è fatto. Con ciò non voglio dire che sia un processo facile anzi è complicatissimo. L'arte puo essere un viaggio dentro sé, alla scoperta del proprio mondo, alla sua diffusione, alla sua concretizzazione, un modo di comunicare oppure un colpo di fulmine, un momento di spontanea creazione, un’esplosione di pensieri sui muri, sul pianoforte, su di un quaderno, sullo scottex, su di una superficie qualunque, attraverso la voce o anche la scelta del miscuglio arommatico assaporato mentre si sorseggia UNA TAZZA DI CAFFÈ LA MATTINA.

L'ARTE DELLA VITA


Vivere è ciò che stiamo facendo ora, esattamente quel respiro, quel processo di inspirazione ed espirazione appena avvenuto, quell'istante oramai passato. Lo avete sentito ?? no?? Riproviamo; concentriamoci un attimo; distraiamoci un momento dal rumore prodotto dai suoni di casa, della città, praticamente da ogni distrazione, spegnamo letteralmente la mente... 

L'avete percepita???   Avete assaporato quella sensazione di pace, quel momento, dimensione, anche se breve, dove tutto era calmo, silenzio???   Il brusio di quei continui pensieri, problemi, esasperazioni si è placato???    Avvolte ci sentiamo così impotenti di fronte a quel turbine di emozioni, sensazioni negative che ci fanno credere di non essere abbastanza oppure di non essere amati, come se avessero vita propria.   MA BASTA!!!   Non è così...  L'unico ed esclusivo padrone della propria vita siete voi, sono io, siamo noi. La nostra mente è solo uno strumento a nostra disposizione, spetta a noi ad ammaestrarla, riempirla di nozioni adeguate e spolverarla da ciò che è dannoso. L'obbiettivo della vita è cercare di essere in quel perenne stato di meditazione, di tranquillità, armonia, senza essere intaccati dall' aspro, acido, gelido, infimo ed oscuro aspetto dell'esterno mondano. In altre parole, siamo alla costante ricerca della felicità. Non ci accorgiamo, però, che ce l'abbiamo di fronte, sbattuta in faccia, sotto agli occhi. Siamo talmente presi dal cosiddetto " vivere " che non ce ne rendiamo conto. Ci concentriamo più su come lavorare, ottenere i soldi, sui problemi, sul fatto se siamo giusti o sbagliati, sugli stereotipi della vita, sul bicchiere mezzo vuoto, sul peso del corpo, su qualcosa che qualcuno ha detto per sminuirci, ci lasciamo paralizzare dalla paura del fare il primo passo, di agire, di dire la propria opinione e chi ne ha più ne metta...   Ripeto, STOP!!! Viviamo qui ed adesso!!!! Smettiamo di concentrarci sulle mancanze. Respiriamo e nel mentre ascoltiamo il cuore, rendiamoci conto di ciò che possediamo ora, assaporiamo il circondario, gioiamo per il niente, ridiamo quando ci va, siamo felici per le piccolezze che ci dona la vita. Per esempio, di mattina GUSTIAMOCI QUELLA TAZZA DI CAFFÈ, sentiamone ogni goccia, assorbiamone l'intenso odore, rendiamolo un attimo infinito, piacevole. Non rendiamola un miraggio concretizzando i pensieri, ce l'abbiamo di fronte. Da essa posiamo tutti e cinque i sensi su qualcos’altro come il brivido dell'aria che ci sfiora i capelli, l'ebrezza di sentire il gusto delle pietanze deliziose che mangiamo, la pelle d'oca mentre ascoltiamo la nostra canzone preferita e la visione delle altre meraviglie che ci offre l'attimo fuggente. Come descrivere tutto questo in una parola?? VIVERE...

Se proprio non riusciamo a contenere tutta la rabbia, la tristezza allora.... AAAAAAAAAA. Urliamo, lasciamo uscire tutta questa resistenza. Basta essere rinchiusi in una camera buia, inespugnabile. La chiave per uscirne ce l'abbiamo, semplicemente un po’ di coraggio e un pizzico di brivido, una leggera inspegnibile fiammella negli occhi, un primo passo, e apriamo quella porta, varchiamola. CHISSA COSA C'È OLTRE??? Finché non si oltrepassa non si saprà mai. La vita è un eterno provare e riprovare, sperimentare, incassare colpi e rialzarsi, sorridere e piangere, un misto di infinite emozioni, pietanze dolci che salate, espressione, sentimento, comprensione, una e mille vie, lavoro che riposo, una vera e propria ARTE. Non importa da dove si inizia, le possibilità che si hanno, ma è il traguardo ad essere significante. Non bisogna mai arrendersi. La verità è che le avversità della vita ci butteranno giù, ci faranno male, ci deluderemo, un giorno ci guarderemo allo specchio e diremo, ma come ho fatto a perdere il sorriso??? Ma chi sono io???  Come ho fatto a ridurmi così??? Non valgo niente??? Tutto questo, se accettiamo la condizione in cui siamo, le lance sottoforma di parole dette da qualcun altro, e ci convinciamo che le loro bugie sono vere. Criticheranno soltanto le persone che nella vita non sono soddisfatti e non sopportano che gli altri lo siano. Tranquilli non dobbiamo per forza adorare ogni loro fiato, in fin dei conti quello che dicono non è ciò che ci fa male, ma il fatto che noi DA SOLI, SOLTANTO ED ESCLUSIVAMENTE NOI abbiamo creduto che lo siamo. Il vero nemico SIAMO NOI STESSI.

L'ARTE DELLA VITA... è la strada che abbiamo deciso di seguire... Un duro e proprio lavoro su noi stessi... Noi persone come un capolavoro... Anime intrise di colore... Luce che illumina il tetro. Adiamo al dunque, la mia opinione sulla vita. Il tempo se ne va. Ogni attimo è fuggente. Non si ferma. Un giorno siamo la ed un altro boh, chissà. voglio solo specificare una cosa ovvia, davvero vogliamo passare questi istanti come li viviamo ora?? A voi sta bene?? Appello a tutti quelli, compreso me, che ora si stanno lamentando, guardando tutto dal un solo punto, quello talmente profondo da perdere la concezione della realtà in quanto immerso in quel pozzo di pensieri incessanti, dove il " voler fare " domina sull'effettivo agire. Basta guardare le lancette dell'orologio. Andiamo. Facciamo qualcosa da riempirci al punto da perdere la concezione del tempo. La vita è talmente facile quanto difficile. La prima linea sulla tela della vita è GODERSI L'ATTIMO. Letteralmente spegnere le preoccupazioni, la paura di fallire, il punto di forza è nel presente. Proprio adesso intorno a te sta succedendo qualcosa di pericoloso o semplicemente stai leggendo questo modesto blog in tranquillità??? Quindi calma, respiriamo. Quello che era è già passato, quello che sarà non ci deve preoccupare perché non sappiamo cosa può succedere. Solo ora in questo breve attimo possiamo fare qualcosa. E quel qualcosa rendiamola unica. Tutto qua...

Io non voglio fare una predica, non è nei miei piani. Ognuno vive come lo sa fare, come l'ho ha imparato. Siamo tutti sulla stessa barca, cerchiamo a modo nostro come essere felici. Fin dai primi anni della nostra vita in base a come si comportavano con noi i nostri genitori, all'ambiente in cui viviamo ci creiamo uno schema di pensiero che determina come poi ci comporteremo e ci tratteremo proprio come ci trattavano da piccoli, ovviamente inconsapevoli del fatto. Non siamo però obbligati a continuare a maltrattarci. Quello che voglio dire è che non siamo noi a cambiare, noi siamo come siamo. Ciò che cambia sono i pensieri ed il modo di rapportarci alla vita. Se piove non deve essere necessariamente una brutta giornata. Se qualcuno ha detto che sono una noce di cocco puzzolente non vuol dire che devo assecondarlo e comportarmi di conseguenza, rovinandomi così l'intera giornata. I uomini non piangono, le ragazze non giocano a calcio e tant altro sono solo limiti, stereotipi. Gli unici che hanno il potere di autolimitarsi siamo noi e se la vita è fugace, in un’espressione due più due fa quattro. Dicevano che l'uomo non riuscirà mai a volare, ma scusate e gli aerei a che servono??? Si pensava che non si potesse andare nello spazio. Infatti, siamo approdati sulla luna, tra un po’ anche su Marte. Quindi riassumendo catturiamo l'attimo, osserviamolo, assaporiamolo, guardiamo il tutto da più prospettive, sradicando tutti i comportamenti, schemi mentali inutili, dannosi e facciamo arte, concretizziamo la nostra esistenza, rendiamola unica. VIVIAMO!!!!

Il sentiero che decidiamo oggi di intraprendere è il percorso che ci porterà sulla strada del domani. Le decisioni prese ora formulano la bozza di ciò che il futuro riserva. Ciò che impariamo ci permetterà di avere un controllo maggiore su quello che avverrà. Sfruttare ogni secondo della vita, fare un indefinito numero di tentativi, ovvero provare e riprovare, fare decisioni sbagliate ci porterà poi a fare quelle giuste, avremo un catalogo di esperienze nella nostra mente che ci aiuterà a rapportarci con nuove situazioni. In poche parole, ripeto sempre quello che in precedenza, ossia siamo qui ed adesso, perciò rimbocchiamoci le maniche e brilliamo. Possiamo scegliere di essere spettatori passivi del tempo inesorabile e del flusso della vita oppure esserne i capitani cogliendo ogni opportunità. Certo che uscire dalla cosiddetta zona di comfort può spaventare, nessuno è nato pronto ed impavido, ma lo è diventato. La difficoltà è sempre nell'inizio, bisogna in qualche modo, però spronarsi ed essere costante, persistere in ciò che si vuole ottenere. Armiamoci di pazienza e volontà. Creiamo della nostra mente un’armatura in grado di assorbire tutti i colpi, di essere talmente corazzata da focalizzarsi senza distrazioni a ciò che il nostro cuore più brama. Infine, cerchiamo quel qualcosa con il quale al primo incontro risoniamo con tutto noi stessi. Cerchiamo quel campo, o più campi della vita, con cui interagire che ci portino la felicità. Con essa, con il piacere, il dolce sapore visto nelle piccole cose, con l'amore per noi come esseri viventi imperfetti, con l'equilibrio portato dalla propria accettazione possiamo raggiungere qualsiasi cosa. I dettagli diventeranno grandi imperi, l'imperfezione sarà perfezione, noi miseri esseri ripieni d'amore diverremo esistenze ancestrali, all’epilogo saremo felici e potremo dire che abbiamo veramente vissuto. 

L'ego è la parte delle persone che si offende, si sente accusata dai limiti che ci vengono posti dall'esterno. È il meccanismo con cui lo schema mentale primordiale si difende. In quello stato le persone aumentano la propria sensibilità imponendosi esse al centro del mondo. Facendo così si protegge non la vera essenza di chi in realtà siamo, ma le convinzioni che abbiamo di sé. Voglio dire che per raggiungere il vero successo nella vita dobbiamo essere sinceri con noi stessi, accettarsi per ciò che siamo e solo così l'amore per noi potrà sbocciare evitando di agire in modo doloso, ovvero intaccando gli altri. Saremo poi veramente soddisfatti, il male degli altri insoddisfatti non sarà il nostro, saremo liberi da pregiudizi e critiche, potremo fare ciò che più ci aggrada senza far soffrire qualcun altro, perché saremo in pace con l'universo stesso che ci offrirà opportunità per raggiungere grandi traguardi. Propongo dunque di lasciar perdere l'autocritica e adottare la dottrina dell'auto accettazione.

Non cerchiamo di essere qualcosa che non siamo, anzi dimentichiamo tutto ciò che ci blocca, non ci fa esprimere o troviamo qualcosa che ci permetta di diffondere ciò che sentiamo, la nostra essenza e diventiamo quei cosiddetti outsider, stacchiamoci dalla massa, seguiamo i nostri sogni, assaporiamo la realtà, guardiamola da diverse angolazioni, dalle stelle alla terra, dal mare alle montagne. Noi non siamo abbastanza, noi siamo più che abbastanza. Le porte della vita sono sconfinate, una si chiude se ne apre un’altra. Oggi siamo qua, quante esperienze in questo preciso momento. Cavalchiamo l'onda. Lavoriamo su noi stessi, dal fisico alle "skill", abilita, nozioni. Ogni impegno paga che sia scolastico, lavorativo, spirituale... Smettiamo di ricercare la perfezione, quella sta nella nostra imperfezione, nella sua imprevedibilità, sorpresa. Spegniamo il moto concentrico dei pensieri, quel tifone in arrestabile. Siamo solo noi e ciò che vogliamo, noi e quello che amiamo, noi e la nostra strada. Sta a noi durante il viaggio se ci ostacoleremo oppure supereremo le avversità. In complesso tutto dipende da noi. Rendiamo la vita un’esperienza unica, indescrivibile, piena di passioni, gioia, letizia, pace e avventura. Che aspettiamo, iniziamo, facciamo il primo scalino, partiamo da UNA SEMPLICE TAZZA DI CAFFÈ LA MATTINA.

Voglio ringraziare e consigliare alcuni libri da cui ho tratto qualche pensiero che mi hanno mostrato validi modi di intendere la vita, prospettive volte a guarirla, l'importanza del presente, del dominio sulla propria mente, la forza della consapevolezza e la scoperta che un problema apparente non è altro che un sintomo di una schema di pensiero dannoso annidando nel proprio subconscio. I libri: Come Guarire La Propria Vita (Louise Hay) e Il Potere Di Adesso (Eckhart Tolle).

Commenti

Post popolari in questo blog

PRIMO ESORDIO - Caffè Espresso

Che dire ...?? Salve... Come va la vita?? Spero tutto bene... Oggi... ehm...  Ricominciamo... È la prima volta che scrivo un Blog. Ma come si dice c'è sempre una prima volta. L'importante è cominciare, un gradino, passo, alla volta per raggiungere la vetta. " Per aspera ad astra", Attraverso le difficoltà fino alle stelle.  Ma cosa mia ha portato verso questa nobile arte della composizione dei Blog?? Semplicemente la passione per la scrittura, la necessità di esternare qualcosa, dare fiato all'anima, per puro divertimento, mettermi alla prova nella stesura dei temi, esprimere le mie idee al mondo, diffondere qualcosa del mio personale, lasciare qualche impronta e forse altre motivazioni. Sinceramente non so cosa mi abbia spinto di più. So solo che ho messo da parte il razionale, il moto di pensieri che appesantiva la mia mente e ho provato a seguire quel sentimento, intuito, inspiegabile ed eccoci qua. Io scrittore e voi lettori. Due parti inseparabili di un

IL FUMEGGIO DEL CAFFÈ - POESIA - Caffè Ristretto

LA LOCOMOTIVA  Il logorante vapore della locomotiva avvolse l'intero macchinario. ogni singolo, minuscolo ingranaggio ne fu inquinato. ogni gemito del mezzo cessò, era ormai senza fiato. ogni vital funzione gradualmente, secantemente, in più sordi striduli, pian pian lascivi, finì. Un antico monumento apparve allo sguardo indifferente di quei moderni treni. Brulicanti come formiche intorno, evitanti le nubi velenose ancora fuoriuscenti da quel catorcio. Non c'è spazio per il superfluo in un mondo moderno. ogni ingranaggio ha un unico movimento, ognuno fa parte di un treno, non ci può essere un freno. Ruggine, fuliggine crea quel fuoco acquoso fuoriuscente dal proprio inconscio pensoso. Cosa si trova sepolto sotto a quel guscio d'astio? Un biglietto per la prima classe d'un mondo pieno di soave buonvento su quella ferrovia che porta sulla propria via. Punto. Oggi smetto: Di rimurginare: Ad amori finiti o mai iniziati A spirali di vento infiniti A vuoti d'aria sulla r

LA PROSPETTIVA - Caffè Lungo

Se cercassi una risposta concreta legata ad una semplice questione che risposta otterrei?? Se dicessi anche che si tratta di una legge scritta, sapendo che ogni legge è una norma e perciò deve essere specifica, comprensibile e perfettamente elaborata ?? se aggiungessi che è solo un fatto morale?? se fosse invece tutte e due??  Il quesito è: " È MORALE O IMMORALE CHE UNA LEGGE IMPEDISCA DI RUBBARE UNA MELA??   Una domanda aperta e generale proposta durante un seminario a cui ho partecipato che mi ha colpito così profondamente che vorrei proporla a voi lettori, pensatori, colleghi di idee, chiunque la mattina, pomeriggio, sera DI FRONTE AD UNA TAZZA DI CAFFÈ abbia voglia di esaminare questo aspetto e formulare le proprie affermazioni. L'obbiettivo di questo blog è proprio la prospettiva, non una lungimirante soluzione per tutti, ma il libero sfogo della mente, il parlare apertamente, l'espressione di diverse opinioni che possono perfino oltrepassare questa domanda e propor