Passa ai contenuti principali

IL FUMEGGIO DEL CAFFÈ - POESIA - Caffè Ristretto

LA LOCOMOTIVA 

Il logorante vapore della locomotiva avvolse l'intero macchinario. ogni singolo, minuscolo ingranaggio ne fu inquinato.

ogni gemito del mezzo cessò, era ormai senza fiato.
ogni vital funzione gradualmente, secantemente, in più sordi striduli, pian pian lascivi, finì.

Un antico monumento apparve allo sguardo indifferente di quei moderni treni. Brulicanti come formiche intorno, evitanti le nubi velenose ancora fuoriuscenti da quel catorcio.

Non c'è spazio per il superfluo in un mondo moderno.
ogni ingranaggio ha un unico movimento, ognuno fa parte di un treno, non ci può essere un freno.

Ruggine, fuliggine crea quel fuoco acquoso fuoriuscente dal proprio inconscio pensoso. Cosa si trova sepolto sotto a quel guscio d'astio? Un biglietto per la prima classe d'un mondo pieno di soave buonvento su quella ferrovia che porta sulla propria via.

Punto.
Oggi smetto:

Di rimurginare:
Ad amori finiti o mai iniziati
A spirali di vento infiniti
A vuoti d'aria sulla roccia incidenti.

Di non cantare:
Ma aprire il varco 
Farne uscire il melodico strazio
E con l'impulso del cuore amplificarlo.

Di scappare:
Ancor prima di provare
Scrutare ed assaporare
L'aspro dessert del vivere...


NON LO SO...

L'irrefrenabile vortice di una bussola senza meta.
Il pendio erto di un precipizio che disgrega madre terra in due discrepanze, ramificate in sempre piu crescenti crepe.

Il flusso di voci interne superflue trafficanti senza semafori, un traffico coprente di dannoso fumo il ciclista o il corridore nella sua corsa.

Come riorientare la meta verso il nord? come riscalare il profondo tetro e ricucirlo col filo di candida luce? come ritrovare la propria corsia? Quale ascensore prendere per accedere all eden e osservare il sole senza protezione??
Non lo so.. 



Commenti

Post popolari in questo blog

Il FUMEGGIO DEL CAFFÈ 2 - POESIA - Caffè Ristretto

L'ARATRO PERDUTO Vedo le stelle Vorrei toccarle Acchiaparle Non lasciarle Crearne un miscuglio E berlo Sperando nel meglio È restare in quel mondo veglio In un puntino quanti significati In una linea quanti punti In un oggetto quanti tracciati In una persona sono tutti annullati. Vivo e sento Oppure di farlo penso?? Mi ritrovo perso Oramai tutto non ha più senso. Troppe soluzioni Che nei miei versi non hanno più un verso. Non dico altro Ormai ho perso l'aratro… LA VITA... Vittoria Vai! Prosegui per il tuo arso cammino Speranza Lotta contro l'oscuro divino Obbiettivo Raggiungi il tuo vettoso scalino Costanza Continua pur privo di corazza Gioia Guarda la falce con vezzosa spensieratezza Verità Mostra il tuo campo di forza, la tua essenza Coraggio Ammira cosa c'è oltre la paura Sentimento Ama ogni intento nato dalla tua natura Vita È il tuo successo, seguila con attenta lettura Essa è un flusso selvaggio senza ancoraggio SPECCHIO Una notte gelida e piovosa Un giorno solare...

Il FUMEGGIO DEL CAFFÈ 3 - POESIA - Caffè Ristretto

LA RICERCA Oggi vago saltellando tra le pozzanghere Dove?? A non so Mi ritrovo in mezzo alla pioggia E mi sento come una minuscola goccia Tutta l'esistenza mi scorre di dosso Entrando in un fosso Il mio corpo acqueo si deforma Unendosi con altre goccioline Tutte sconosciute che insieme Vanno per una gioiosa avventura. Adesso ho caldo e sono assetato Mi sento privo di vitalità e mi sento soffocato In quella ristretta cerchia di avvoltoi In quel deserto torrido di monotoni oboi Non ne potei più allora da quella circonferenza infinita uscì  squadrando la stanza ricercando la stravaganza Vagando per strade intricate e disordinate, deformate Ritrovai la mia musica, lo stesso tono del mio accordo che vibrava con me in egual modo. la melodia era diversa ma la risonanza era la stessa. IL TONO DELLA VITA È un sospiro di macabre note O una melodica scala saliente Che può essere in do o in fa#(diesis) È un infinità racchiusa in 88 tasti Lunga come le corde di una chi...

Il FUMEGGIO DEL CAFFÈ 4 - POESIA - Caffè Ristretto

IL PASSO Vidi, udì, stetti Vicino a te un secondo E me ne andai Una leggera fiammella in me si formò, Passo dopo passo. Giorni parevano millenni. Il lieve piacevole bruciore Divenne fuoco d’ardore Culminando in un incendio d’amore. L'ANIMA Ah, gli occhi tuoi celesti profondi come mari, sbrilluccicosi e brillanti A volte ingenui ed innocenti, pacifici e schietti Altre spietati e funesti, tristi ed irrequieti L’anima tua in essi esce e si mischia con venti, spirando raggiunge cuori smuovendo amori Afrodite chi? pensai vedendoti. IL SILENZIO Tu lontana da me Io lontano da te Ti aspetto, Ed il tuo silenzio rispetto Il mio spirito però viaggia, Raggiunge mondi, Cerca di attraccare sulla tua spiaggia Si sente perduto Naufragato, sperduto Aspetta il tuo saluto Vuol far qualcosa ma... Son combattivo e non mi arrenderò, Lotterò e le strade di mezzo accorcerò Ogni tempesta placherò E Le tue barriere infrangerò, Però. SPADA Brucia, fa male. Come un coltello Nel ventre. Sento, è pungente. Una ...